L’azione preparatoria è fondamentale per l’attuazione dell’azione 4, poiché l’azione 3 ha due obiettivi principali:
– individuare le migliori pratiche (best practices – BP) di riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO): queste buone pratiche sono essenziali per definire un piano coerente e utile per la riduzione dei rifiuti nella GDO;
– costruire uno “spazio pilota” di interazione, capitalizzazione e sviluppo di sinergie tra i progetti di riduzione dei rifiuti nella GDO.
Le attività previste in questa azione sono:
3.1 – Organizzazione dell’attività di mappatura
3.2 – Ricerca e analisi delle migliori pratiche di riduzione dei rifiuti nella GDO
3.3 – Facilitazione dello scambio delle migliori pratiche e sinergie tra progetti
3.4 – Piattaforma virtuale per attività di project networking
Attività 3.1 – Organizzazione delle attività di mappatura inizierà con la preparazione di schede di raccolta dati; queste schede saranno condivise con i partner. Lo scopo della scheda di raccolta dati è quello di individuare progetti di riduzione dei rifiuti realizzati direttamente dalla GDO o in collaborazione tra enti locali e GDO. Queste schede raccoglieranno dati quali attori coinvolti, attività svolte, protocolli d’intesa firmati (se presenti), obiettivi dei progetti, tempi, risultati attesi e risultati raggiunti, sistema di monitoraggio, piano di comunicazione del progetto e come i consumatori/cittadini sono stati coinvolti.
Attività 3.2 – Ricerca e analisi delle migliori pratiche di riduzione dei rifiuti nella GDO– L’attività di ricerca dei progetti di riduzione dei rifiuti, a livello nazionale ed europeo, si focalizzerà su due diversi filoni: le buone pratiche realizzate direttamente dalla GDO e le buone pratiche di cooperazione tra Enti locali e GDO su progetti di riduzione della produzione di rifiuti. L’analisi del primo filone comporterà una review della bibliografia esistente e di siti web, indagini e interviste indirizzate alla GDO. L’analisi del secondo filone sarà attuata sempre via internet e attraverso una review bibliografia, inchieste e interviste ai governi locali. Questa fase comporterà l’identificazione e la ricerca di casi di studio che genereranno la definizione di benchmark a livello nazionale e dell’UE, definendo il quadro di benchmarking dei risultati del progetto (da condurre come monitoraggio tecnico e valutazione dell’efficacia del progetto – Azione 2).
Attività 3.3 – Facilitazione dello scambio di migliori pratiche e sinergie tra progetti: dovranno essere pianificati e gestiti eventi e incontri tra i referenti delle BP e partner locali con l’obiettivo di evidenziare come, nei casi studio analizzati, sono stati considerati i diversi punti di vista dei vari stakeholder. In questo modo, l’incontro sarà esteso agli stakeholder locali utilizzando specifiche tecniche di facilitazione.
Attività 3.4 – Piattaforma virtuale per il project networking mira a sviluppare uno strumento che supporti una continuità di contatti e di possibili sinergie tra gli attori, come ad esempio una piattaforma virtuale dedicata allo scambio di informazioni e approfondimenti coordinati dal responsabile dell’azione. Questo strumento sarà ospitato nel sito web del progetto.